Yann Karamoh, attaccante del Torino, ha rilasciato un’intervista a Torino Channel in cui ha parlato della sua passione per il calcio sin da giovane, delle sue esperienze in campo e di altre curiosità personali.
Karamoh ha parlato del momento più emozionante della sua stagione, ovvero il gol di Adopo a Milano che li ha portati ai quarti di finale di Coppa Italia contro una forte squadra. Purtroppo, Karamoh ha dovuto affrontare un infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per un po’ di tempo, ma l’attaccante ivoriano ha affermato di stare bene ora.
Il rapporto tra Karamoh e gli altri giocatori del Torino è stato anche un argomento di discussione nell’intervista. L’attaccante ha sottolineato la sua affinità con Gravillon, parlando della loro lunga permanenza insieme all’Inter. Inoltre, Karamoh ha spiegato che Singo è un ragazzo che parla poco, ma suo gusto per lo stile di Miranchuk lo fa divertire.
Karamoh ha anche parlato di come è iniziata la sua passione per il calcio sin da bambino. Ha rivelato che all’epoca, voleva suonare il pianoforte ma la scuola di musica era già al completo, così ha deciso di cominciare a giocare a calcio. Ha anche menzionato il suo interesse per il basket e la pallamano, ma il calcio è sempre stato la sua passione principale.
Il giocatore granata ha anche condiviso alcuni aneddoti personali, tra cui la sua paternità. Karamoh ha un figlio di quattro anni che vive in Francia ma lo sostiene sempre, guardando le sue partite in televisione. Quando segnerà il suo prossimo gol, Karamoh ha detto che scrollerà le treccine in segno di affetto per suo figlio.
Karamoh ha anche discusso della sua posizione in campo e delle sue esperienze in Serie A. Ha spiegato di essere stato spostato dalla posizione di mezz’ala a giocare liberamente in campo dopo i 17 anni e di essere un attaccante che ama dribblare e segnare.
Infine, Karamoh ha elogiato Juric, l’allenatore del Torino. Ha detto che grazie ai suoi consigli è maturato rispetto ai giorni del Parma e si sente pronto per il salto di qualità.