Bilanci e Futuro della Classe Arbitrale: Le Parole del Presidente AIA Antonio Zappi
Roma, [data] – Si è tenuta oggi la conferenza stampa di fine stagione dell’AIA, con il presidente Antonio Zappi protagonista di un’analisi chiara e franca sull’operato della classe arbitrale. Zappi ha sottolineato l’importanza del dialogo e della disponibilità a mettersi in discussione, senza indulge in autocelebrazioni. "Ci sono stati progressi notevoli, ma dobbiamo riconoscere che c’è ancora molto da migliorare", ha affermato.
L’incontro ha messo in luce le difficoltà tecniche di quest’anno, nonché la necessità di una riduzione di organico. "Lavoreremo con il designatore Rocchi per valorizzare le nuove leve e premiare il merito", ha continuato Zappi. La scelta di avere solo Marco Di Bello come VAR tra i 117 arbitri al Mondiale per club è un campanello d’allarme. "Dobbiamo costruire una nuova generazione di arbitri", ha ribadito.

Uno dei temi più delicati emersi è la condotta degli allenatori. Zappi ha sottolineato come il loro comportamento spesso sfoci in atteggiamenti negativi. "Le cariche agonistiche esagerate possono influenzare il clima in campo e la nostra missione è anche quella di combattere questa cultura", ha detto chiaramente.
La questione della simulazione è stata al centro del dibattito. Il presidente ha invitato a stabilire una netta linea tra le ‘sceneggiate’ e i contatti naturali. "Dobbiamo capire se queste azioni debbano indignarci o diventare parte di una cultura accettata", si è interrogato Zappi. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo queste pratiche nella prossima stagione.
Un Tema Cruciale: La Violenza contro gli Arbitri
Il fenomeno della violenza nei confronti degli arbitri, specialmente a livello di base, è un’emergenza che l’AIA non può ignorare. Zappi ha annunciato l’istituzione di un Osservatorio per la violenza, con l’intento di monitorare e affrontare il problema. "Abbiamo bisogno di riconoscimenti ufficiali per il nostro ruolo, paragonabile a quello di insegnanti o medici, affinché le aggressioni diventino perseguibili penalmente", ha esortato.
Con dati allarmanti e un crescente grido d’aiuto, l’AIA si sta mobilitando per trovare soluzioni efficaci. La federazione ha già avviato discussioni con la politica per una legislazione più severa.
Con queste dichiarazioni, l’AIA si prepara ad affrontare le sfide future con un approccio rinnovato e consapevole, puntando a ridurre gli errori e a garantire il rispetto della figura dell’arbitro. La prossima stagione si prospetta quindi come un banco di prova cruciale per la classe arbitrale italiana.
