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Calcio: il futuro dell’Under 21, la retrocessione della Salernitana e le sfide di mercato
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Nell’ultima puntata di "1 Football Club", trasmissione condotta da Luca Cerchione su 1 Station Radio, l’agente Fifa Claudio Anellucci ha commentato le recenti difficoltà del calcio italiano. Gli Azzurrini dell’Under 21, eliminati dalla Germania nel Campionato Europeo, hanno mostrato potenzialità, ma Anellucci fa notare la persistente distanza tra la categoria giovanile e la nazionale maggiore.





Anellucci ha sottolineato che storicamente, l’Under 21 italiana ha sempre rivelato talenti e carattere. Tuttavia, per il futuro del calcio italiano, è cruciale colmare il divario tra le giovanili e i professionisti. La sconfitta con la Germania è stata considerata immeritata, complicata da situazioni arbitrali dubbie.
Un altro tema caldo è la retrocessione della Salernitana. Secondo Anellucci, il declino del club è un problema radicato. Lotito, ex presidente, ha traghettato la squadra dalla Serie D alla B, ma le scelte recenti hanno portato a un inatteso crollo verso la Serie C. L’agente evidenzia come, sebbene servano risorse economiche, siano necessarie anche competenze specifiche per gestire efficacemente un club.
Sul fronte del calciomercato, il Bologna ha sorpreso tutti chiedendo 80 milioni di euro per la coppia Beukema-Ndoye, una cifra che Anellucci definisce "fuori dalla logica". "Se un club vuole vendere, non può pretendere cifre così elevate", ha affermato, suggerendo che ci siano alternative più abbordabili sul mercato, come il giovane Noa Lang.
Le voci su Federico Chiesa continuano a circolare, ma Anellucci è scettico. Sebbene apprezzi il talento del giocatore, le sue recenti performance e i problemi fisici destano preoccupazione. Ritorno in Italia dopo un periodo difficile? Solo se il calciatore ritrova la motivazione e un ruolo chiaro.
Infine, un’opinione sul recente Mondiale per Club: Anellucci lo definisce di "basso livello", paragonandolo a una serie di amichevoli estive. In assenza di un vero spettacolo e con squadre di debole caratura, invita a riflettere sulla necessità di un’opzione più selettiva, come la Superlega, per garantire un calcio di alto livello.
In sintesi, la crisi del calcio italiano richiede attenzione nelle giovanili, una gestione più competente dei club e decisioni intelligenti nel calciomercato. Solo così si potrà sperare in un futuro migliore.
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