Proteste in panchina: Conte avverte i ragazzi

Rocchi sul futuro dell’arbitraggio: "Investire sui giovani è fondamentale"

Alla conferenza stampa di fine stagione, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha posto l'accento su anni di sfide e opportunità nel mondo dell’arbitraggio. “Questo campionato è appassionante e difficile, e non ha sempre consentito di valorizzare i giovani. Per formare arbitri di alto livello, bisogna investire nel presente, con uno sguardo al futuro”, ha dichiarato Rocchi.

La situazione attuale

In un contesto competitivo come la Serie A, Rocchi si è confrontato con la necessità di ridurre il numero di arbitri da 52 a 42, puntando a una maggiore efficienza. Ha sottolineato l’importanza di valorizzare giovani talenti come Marchetti e Marcenaro. “Abbiamo bisogno di arbitri di 32-33 anni per garantirci professionalità a lungo termine”, ha aggiunto, evidenziando la difficoltà nel gestire un organico ampio.

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I protagonisti

Rocchi ha elogiato le prestazioni di Fabbri e Doveri, che, sebbene privati di nomine internazionali, hanno dimostrato grandissima professionalità. “Dobbiamo mantenere il nostro livello internazionale e tornare a quattro arbitri élite in UEFA”, ha affermato. La crescita dei giovani è cruciale, ma il passaggio da arbitri inesperti a figure di riferimento richiede tempo e pazienza.

Cosa ci aspetta

Il designatore ha annunciato la necessità di migliorare la gestione delle proteste in campo, evidenziando il recente allontanamento di cinque allenatori nella penultima giornata di campionato. “Se le proteste continuano, dovremo essere più rigorosi. Non possiamo tollerare comportamenti eccessivi”, ha avvertito, lasciando intendere possibili cambiamenti nella gestione delle emozioni in gioco.

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Prossime tappe

Rocchi ha anche parlato della necessità di migliorare la comunicazione, ad esempio attraverso l’Open VAR, e della volontà di guardare avanti. “Abbiamo la responsabilità di apprendere dai nostri errori. Dobbiamo dare spazio ai giovani e mettere in discussione le decisioni in modo costruttivo”, ha concluso Rocchi, in un chiaro invito al dialogo e alla crescita collettiva.

Con un piano ben definito per il futuro, il designatore si mostra fiducioso nel percorso intrapreso. La Serie A è un palcoscenico che richiede attenzione e competenza, e il lavoro di Rocchi sembra volto a garantire il meglio per il calcio italiano.

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