Il mondo del calcio ha accolto con preoccupazione una notizia inaspettata: Tomas Rosicky, ex stella dell’Arsenal e attuale direttore sportivo dello Sparta Praga, è stato ricoverato d’urgenza in terapia intensiva a causa di problemi cardiaci. A 44 anni, il “Piccolo Mozart” – soprannome guadagnato grazie al suo talento e all’eleganza in campo – affronta ora una sfida fuori dal rettangolo verde, che lo costringe a rallentare e a guardarsi dentro.
Secondo quanto comunicato ufficialmente dal club ceco, Rosicky non ha avuto bisogno di un intervento chirurgico e, dopo aver ricevuto cure specialistiche, si trova già a casa in fase di recupero. Tuttavia, lo spavento è stato sufficiente perché lo stesso Tomas riconoscesse che il suo stile di vita post-carriera non era dei più sani.
“Vivevo come se fossi ancora un calciatore. Sempre di corsa, intenso, senza ascoltare il mio corpo”, avrebbe confidato Rosicky ad alcuni membri del suo entourage.
L’ex giocatore ha attribuito la sua condizione a una combinazione di fattori: alimentazione sbilanciata, vita sedentaria e una possibile predisposizione genetica. Tutto questo, unito allo stress di un ruolo ad alta pressione, lo ha portato a questo improvviso ricovero ospedaliero.
Di conseguenza, lo Sparta Praga ha annunciato che Rosicky si prenderà una pausa a tempo indeterminato per dare priorità alla sua salute. Al suo posto, assumerà temporaneamente l’incarico Tomas Sivok, suo ex compagno di nazionale, che guiderà le decisioni sportive più urgenti, inclusi il mercato estivo e la scelta del nuovo allenatore.
Un’eredità in pausa
Rosicky è una figura leggendaria sia in Repubblica Ceca sia nel calcio europeo. Cresciuto nello Sparta, ha brillato nel Borussia Dortmund e si è consacrato nell’Arsenal, dove ha conquistato il cuore dei tifosi con la sua classe, umiltà e fedeltà, anche nei lunghi periodi segnati dagli infortuni.
Dal 2018, dopo il ritiro, è stato la mente dietro al progetto sportivo dello Sparta, portando una visione moderna e una grande passione per il calcio nel lavoro dirigenziale.
La notizia del suo ricovero ha generato una valanga di messaggi di sostegno da parte di ex compagni, club e tifosi. Il desiderio è unanime: che possa riprendersi completamente e, se lo vorrà, tornare quando sarà pronto.