Rosario Fiorello

Mondiali di Hockey 2025: Oro atteso per gli Stati Uniti

Il torneo IIHF tra giocate spettacolari, omaggi commoventi e un “miracolo danese”

Gli Stati Uniti spezzano la maledizione: oro mondiale dopo 92 anni

La lunga attesa è finita. Per la prima volta in 92 anni, gli Stati Uniti hanno conquistato la medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di Hockey su Ghiaccio della IIHF, grazie a un gol decisivo del bomber dei Buffalo Sabres, Tage Thompson, che ha firmato l’1-0 finale contro la Svizzera durante i tempi supplementari della finale disputata alla Friends Arena di Stoccolma.

L’azione decisiva è nata dopo appena due minuti dell’overtime, quando Logan Cooley (Utah Mammoth) ha raccolto il disco nella propria zona difensiva, lo ha portato avanti con velocità e lo ha servito a Thompson, che ha bucato la rete con un tiro fulminante, siglando così il suo settimo gol nel torneo.

Al fianco dell’eroe offensivo, c’è stato anche quello tra i pali: Jeremy Swayman, portiere dei Boston Bruins in NHL, ha chiuso la porta americana con 25 parate cruciali, tra cui una immediatamente prima dell’azione vincente.

La vittoria ha anche un sapore di rivincita per gli americani, che erano stati battuti proprio dalla Svizzera nella fase precedente con un netto 3-0. Nonostante la sconfitta, il portiere svizzero Leonardo Genoni è stato straordinario: 39 parate su 40 tiri, meritando ogni applauso ricevuto.

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L’immagine più toccante, però, è arrivata dopo il fischio finale. Durante la premiazione, Clayton Keller, capitano degli USA, ha sollevato il trofeo indossando il maglione numero 13, dedicato al compagno Johnny Gaudreau, scomparso tragicamente l’estate scorsa. La squadra gli ha dedicato l’intero trionfo.

Svezia di bronzo, Danimarca da sogno

Nel match per il terzo posto, la Svezia ha travolto la Danimarca 6-2, regalando ai tifosi di casa un’altra medaglia dopo quella dell’anno scorso. Mikael Backlund e Marcus Johansson hanno realizzato due gol ciascuno, mentre Lucas Raymond e Mika Zibanejad hanno completato il tabellino.

Grande protagonista anche Elias Lindholm, con due assist e 14 punti totali nel torneo, il miglior bottino tra gli svedesi.

“Giocare in casa davanti a parenti, amici e tutto questo pubblico è stato incredibile,” ha detto Raymond. “Certo, resta un po’ di amarezza, ma è il bello e il brutto dell’hockey. Si va avanti.”

Dall’altra parte, la Danimarca chiude al quarto posto, il miglior piazzamento della sua storia. Nick Olesen (un gol e un assist) e Nikolaj Ehlers hanno firmato le due reti, ma a rubare la scena è stata la grande impresa contro il Canada nei quarti: la partita che tutti chiamano ormai il “Miracolo Danese”.

Davanti a 10.000 tifosi in delirio alla Jyske Bank Boxen Arena, i danesi hanno superato il favoritissimo Canada per 2-1, resistendo eroicamente negli ultimi tre minuti. Jesper Jensen Aabo, capitano con 14 mondiali alle spalle, ha dichiarato:

“Sì, abbiamo già battuto il Canada in passato. Ma farlo qui, in casa, con tutto il Paese a guardarci, è qualcosa che porteremo per sempre nel cuore.”

Cerimonie e leggende: la IIHF celebra i grandi del ghiaccio

Prima delle finali, la IIHF ha celebrato i nuovi ingressi nella Hall of Fame 2025, durante una cerimonia tenutasi nel cuore di Stoccolma.

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Tra i sette nuovi nomi:

  • I portieri svedesi Henrik Lundqvist e Kim Martin-Hasson
  • Il gigante slovacco Zdeno Chara
  • Il pioniere danese Frans Nielsen
  • Il talento ceco David Vyborny
  • L’icona del hockey femminile canadese Vicky Sunohara
  • L’esecutivo finlandese Kai Hietaranta

Durante l’evento, il presidente della IIHF Luc Tardif ha sottolineato:

“Celebriamo i campioni, ma anche le persone e le storie dietro di loro. Nessuno arriva da solo a questi traguardi: ci sono famiglie, allenatori e sacrifici dietro ogni leggenda.”

Tra i Premi Speciali IIHF, anche il polacco Leszek Laszkiewicz, il norvegese Jon Haukeland, il canadese Paul Graham, e Jim Aldred, canadese residente in Portogallo. Riconoscimenti anche per le selezioni danesi dei Mondiali 2002 e 2003 e per le squadre olimpiche svedesi del 2006.

Le statistiche individuali del torneo

  • Top scorer: David Pastrnak (Repubblica Ceca) – 15 punti
  • Capocannoniere: Elias Lindholm (Svezia) – 8 gol
  • Assist leader: Konecny (Canada), Malgin (Svizzera), Teravainen (Finlandia) – 10 assist
  • Portiere dell’anno: Leonardo Genoni (Svizzera) – media gol subiti: 0.99, percentuale parate: .9534 shutout
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La Svizzera potrà tentare di rifarsi nel 2026, quando ospiterà il prossimo Campionato del Mondo di hockey. Ma per ora, il mondo celebra il ritorno sul trono degli Stati Uniti e una rassegna che ha regalato emozioni, lacrime e imprese che entreranno nella leggenda.

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