Roland Garros: Sinner e Musetti, la finale in chiaro è a un passo
Un’importante novità aleggia sul Roland Garros di quest’anno. Se almeno uno tra Jannik Sinner e Lorenzo Musetti dovesse raggiungere la finale, l’atto conclusivo del prestigioso torneo parigino potrebbe essere trasmesso in chiaro. Questo colpo di scena giunge dopo le polemiche sollevate dal presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi.
Attualmente, gli slam non sono considerati eventi di importanza nazionale, ma stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Warner Bros Discovery starebbe valutando l’idea di mandare in onda la finale di singolare maschile su NOVE, canale accessibile a tutti. Una buona notizia per gli appassionati che non possiedono un abbonamento a una pay-tv e desiderano seguire il torneo.
Tuttavia, questo scenario si realizzerà soltanto se Sinner o Musetti vinceranno le loro semifinali. Entrambi i tennisti, però, si troveranno di fronte avversari di altissimo livello: Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. La sfida è accesa, e nonostante i pronostici, la possibilità di una finale italiana non è poi così remota.
La discussione sulla copertura in chiaro ha ripreso slancio dopo le recenti dichiarazioni di Binaghi, il quale ha evidenziato la mancanza di visibilità per le semifinali, chiedendo che i tornei del Grande Slam vengano inseriti tra gli eventi di rilevanza nazionale. Questo appello non è una novità, poiché il dirigente sardo combatte da tempo per un cambiamento nelle normative della Autorità Garante delle Comunicazioni.
Ricordiamo che trasmettere la finale in chiaro non sarebbe un evento isolato in Italia. Già nel 2015, la finale tutta italiana dello US Open tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci fu visibile su Deejay TV, e nel 2021, Sky trasmise in chiaro la finale di Wimbledon tra Matteo Berrettini e Djokovic su TV8.
In sintesi, la possibilità di vedere Sinner o Musetti in finale al Roland Garros in chiaro è un tema caldo. Resta da vedere se i nostri eroi del tennis potranno regalare ai tifosi un momento storico e, magari, accendere la speranza di una vittoria italiana sul suolo parigino.
