Diritti TV, Torino decimo: incassi a rischio?

I diritti TV in Serie A: analisi dei ricavi e le ripercussioni sul Torino

La stagione 2024/25 della Serie A si è chiusa, e con essa emergono i dati economici relativi ai diritti televisivi delle venti squadre. Secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, i club più forti continuano a raccogliere il grosso degli introiti, aggravando l'ineguaglianza nel massimo campionato italiano.

Le prime quattro posizioni della classifica economica sono occupate da Inter, Napoli, Milan e Juventus, che insieme accumulano il 32% dei ricavi totali. In contrapposizione, le ultime quattro squadre—Venezia, Monza, Empoli e Parma—si devono accontentare di un misero 9%. Questa disparità solleva interrogativi sul futuro del campionato, nuocendo sia al suo spettacolo che al suo equilibrio.

In questo contesto, il Torino si colloca al decimo posto nella graduatoria dei diritti TV, con un introito di 39,2 milioni di euro, pari al 4,35% del totale di 900 milioni distribuiti dalla Lega Serie A. Circa il 57% di questa somma proviene da un'equa distribuzione tra le squadre, mentre il 12% è legato alle prestazioni della stagione trascorsa. Tuttavia, il 17% del totale deriva da spettatori allo stadio e audience televisiva, dati cruciali per il futuro economico del club.

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Attualmente, i tifosi granata sono in fermento contro la gestione di Urbano Cairo. Le contestazioni si intensificano e alcuni supporter minacciano di non rinnovare i loro abbonamenti per assistere alle partite all'Olimpico Grande Torino e alle pay TV per seguire la Serie A. Questa potenziale forma di protesta potrebbe avere effetti significativi sui ricavi futuri del club, influenzando le statistiche da analizzare alla chiusura della prossima stagione.

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Con l’avvicinarsi della nuova stagione, il Torino avrà il compito di riconquistare la fiducia dei tifosi. La situazione economica è delicata e ogni mossa sarà cruciale. Le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive per il futuro del club e per il già complesso scenario della Serie A. Solo il tempo dirà se le contestazioni dei tifosi porteranno a un cambiamento o se, al contrario, il divario tra le squadre si amplificherà ulteriormente.

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