Gattuso, la scelta di un Ct identitario per la Nazionale: l’analisi di Valentini
Il 2 ottobre 2023, Antonello Valentini, ex direttore generale della FIGC, ha espresso le sue opinioni sul nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana, Rino Gattuso, durante un intervento a Radio Marte. Secondo Valentini, la scelta di affidare la guida della Nazionale a Gattuso rappresenta un’ottima decisione per rinvigorire il team azzurro.
Valentini ha sottolineato come, dopo diverse prestazioni poco incoraggianti, ci sia bisogno di una figura carismatica per riportare lo spirito giusto nello spogliatoio. “Gattuso, conosciuto col soprannome ‘Ringhio’, ha cuore e grinta. È proprio ciò che serve per risvegliare il gruppo”, ha dichiarato l’ex dg della Figc. La sua visione è chiara: la Nazionale deve tornare a lottare con determinazione.
L’episodio di Francesco Acerbi, che ha rifiutato la convocazione inviando un messaggio giorni dopo, ha scosso gli ambienti calcistici. Valentini ha definito questo gesto “gravissimo” e ha espresso stupore considerando la carriera del giocatore nell’Inter, club di prestigio con un consigliere federale come Giuseppe Marotta. Questo, secondo Valentini, dimostra la necessità di una rivalutazione del senso di appartenenza e responsabilità tra i calciatori.
Guardando al futuro, il primo obiettivo della Nazionale sarà qualificarsi per il prossimo Mondiale. “In caso contrario, sarebbe un disastro sportivo”, ha avvertito Valentini. La scelta di Gattuso, con la sua carica di entusiasmo, potrebbe essere la chiave per affrontare questo cruciale appuntamento.
Infine, Valentini ha voluto allargare il discorso alla situazione più ampia del calcio italiano, evidenziando un dato preoccupante: nel 2006, il 70% dei calciatori in Serie A erano italiani, mentre oggi la percentuale di stranieri è aumentata al 70%. Un cambiamento che pone interrogativi sul futuro del calcio azzurro e sulla necessità di recuperare il talento nostrano.
In sintesi, Gattuso sembra avere l’arduo compito di risvegliare un ambiente calcistico che ha bisogno di riappropriarsi della sua identità. Il nostro destino calcistico potrebbe dipendere dalla sua capacità di motivare e unire. La Nazionale è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia? Le prossime settimane diranno molto.
