Rosario Fiorello

Imanol rompe gli schemi nel suo addio: rivoluzione di nove pedine contro il Madrid

San Sebastián – Imanol Alguacil ha deciso di salutare la panchina della Real Sociedad con una scelta audace, fedele al suo stile e ricca di significato. Nel suo ultimo incontro come allenatore del club txuri-urdin, il tecnico di Orio ha introdotto nove cambi rispetto all’undici titolare precedente per affrontare niente meno che il Real Madrid, stravolgendo ogni previsione e affidando il protagonismo ai giovani del vivaio.

Un undici che guarda al futuro

Lontano da ogni logica conservativa, Imanol ha dato una svolta decisa scegliendo una formazione con una forte presenza della cantera di Zubieta. Tra i pali ci sarà Unai Marrero, che prende il posto di Álex Remiro. La difesa è completamente nuova: Aihen Muñoz torna sulla fascia sinistra, Aramburu agirà sulla destra, mentre al centro ci saranno Pacheco e il giovane Jon Martín, un altro talento formato in casa.

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Un centrocampo inedito e promettente

Anche nella mediana si assiste a un totale rinnovamento. Turrientes sostituisce Zubimendi, affiancato da Luka Sucic e Beñat Marín, formando un trio dinamico, tecnico e ricco di ambizione. Una scelta che riflette il passaggio generazionale che sta crescendo nel club basco.

Un attacco tra presente e futuro

In avanti, il punto di riferimento sarà Takefusa Kubo, unico “veterano” confermato nell’undici iniziale. Al suo fianco, Mariezkurrena, che vivrà il suo primo debutto da titolare in Liga, e Sergio Gómez, a completare un tridente giovane e fresco.

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Formazione titolare della Real Sociedad contro il Real Madrid:

Marrero; Aramburu, Pacheco, Jon Martín, Aihen; Turrientes, Sucic, Marín; Kubo, Mariezkurrena e Sergio Gómez.

Una chiusura simbolica per un’era indimenticabile

Con questa decisione, Imanol non solo conclude il suo percorso in panchina, ma firma il proprio lascito con l’inchiostro della cantera. Il messaggio è chiaro: il futuro è già in casa, e lui ha voluto dimostrarlo in uno degli scenari più impegnativi. Davanti al Real Madrid e con il pubblico come testimone, Imanol lascia la sua ultima lezione: il valore di credere nei giovani e in un’identità che non si negozia.

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