Samuele Ricci saluta il Torino: "È stato un onore"
Il 22 ottobre 2023, Samuele Ricci ha ufficialmente concluso la sua avventura con il Torino per diventare un nuovo calciatore del Milan. Con un toccante post su Instagram, il centrocampista ha rivolto un saluto affettuoso ai tifosi granata, esprimendo emozione e gratitudine per il tempo trascorso in granata.
Ricci ha esordito nel messaggio dicendo: “È con grande emozione che vi scrivo per salutarvi. Difficile racchiudere tre anni e mezzo in un post". L’ex capitano del Torino ha condiviso la sua crescita personale e professionale, attribuendo parte del suo sviluppo agli allenatori Juric e Vanoli, che lo hanno supportato lungo il cammino.
L’ex centrocampista ha sottolineato l’importanza di indossare la maglia granata, descrivendo il Torino come una vera e propria famiglia. “Essere Granata va oltre il concetto di tifo… è un modo di essere, una fede che si tramanda di padre in figlio", ha dichiarato con emozione. Ricci porterà sempre con sé la passione e l’accoglienza ricevuta dai tifosi, evidenziando momenti indimenticabili come le accoglienze calorose al cancello dello stadio.
Nel post, Ricci non ha dimenticato di ringraziare la società, in particolare il presidente Cairo e il direttore sportivo, per l’opportunità concessa: “Grazie per avermi dato l’opportunità di vivere questa magnifica esperienza". Ha anche dedicato un pensiero speciale ai compagni Duvan e Schuurs, sperando nel loro ritorno in campo.
Adesso, con il trasferimento al Milan, Ricci si appresta a intraprendere una nuova avventura in Serie A. La prossima sfida lo attende tra i rossoneri, dove potrà dimostrare il suo valore in un club di prestigio e ambizioso.
Il futuro del giovane centrocampista è luminoso. Con questo cambio di maglia, Ricci avrà la possibilità di mettersi alla prova in competizioni di livello superiore, come la Champions League, contribuendo alla corsa del Milan verso il trionfo. I tifosi del Torino, però, non dimenticheranno facilmente il suo amore incondizionato per la maglia granata.
