Uzbekistan e Giordania al Mondiale 2026: una prima volta storica

Il calcio sa ancora scrivere pagine indimenticabili. Questa volta, lo fa con due nazioni che, con tenacia e passione, hanno raggiunto un traguardo sognato per decenni: Uzbekistan e Giordania si sono qualificate per la Coppa del Mondo FIFA 2026, per la prima volta nella loro storia.

Riassunto
  1. Uzbekistan: il sogno che diventa realtà
  2. Giordania: un’impresa che unisce un Paese intero
  3. Anche la Corea del Sud c’è
  4. Un Mondiale più inclusivo e appassionante
  5. Conclusione: la forza dei sogni

Uzbekistan: il sogno che diventa realtà

Per l’Uzbekistan, il cammino è stato costruito passo dopo passo. Con uno 0-0 prezioso contro gli Emirati Arabi Uniti ad Abu Dhabi, la squadra uzbeka ha chiuso ai primi posti del Gruppo A, alle spalle dell'Iran, guadagnandosi così l’accesso diretto al Mondiale.

Non è stato un caso: da anni l’Uzbekistan investe nelle giovanili, portando a casa titoli continentali e formando giocatori promettenti. Oggi, nomi come Abdukodir Khusanov (Manchester City), Eldor Shomurodov (Roma) e Abbosbek Fayzullaev (CSKA Mosca) sono i simboli di una generazione dorata.

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Giordania: un’impresa che unisce un Paese intero

La Giordania ha vissuto una serata da favola battendo l’Oman con un netto 3-0, grazie a una straordinaria tripletta di Ali Olwan. Ma la festa è esplosa dopo il fischio finale tra Corea del Sud e Iraq: la vittoria coreana (2-0) ha regalato alla Giordania la storica qualificazione.

Guidati dal tecnico Jamal Sellami, gli uomini in rosso avevano già sorpreso il continente raggiungendo la finale della Coppa d’Asia 2023. Ora, entrano nel gotha del calcio mondiale con merito, determinazione e orgoglio.

Anche la Corea del Sud c’è

A far loro compagnia nel gruppo dei qualificati c’è anche la Corea del Sud, che ha confermato la propria forza superando l’Iraq. Sarà la dodicesima partecipazione consecutiva per i coreani, un modello di costanza e qualità.

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Un Mondiale più inclusivo e appassionante

Con l’edizione 2026 della Coppa del Mondo che vedrà per la prima volta 48 squadre partecipanti, l’inclusione di nuove realtà come l’Uzbekistan e la Giordania arricchirà il torneo con nuove storie, nuove culture calcistiche e una ventata di freschezza.

Conclusione: la forza dei sogni

Questo è il calcio che emoziona. Quello che dà speranza. Quello che dimostra che con lavoro, passione e perseveranza, anche le nazioni considerate “piccole” possono compiere imprese immense.

Uzbekistan e Giordania, oggi non avete solo vinto una partita. Avete ispirato milioni di persone.

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