San Siro: Nuovo Ricorso al Tar per Bloccare la Vendita
Milano, 3 ottobre 2023 – La questione dello stadio di San Siro torna al centro del dibattito. Il comitato “Sì Meazza”, capitanato da Luigi Corbani, insieme ad altri gruppi milanesi, ha presentato un nuovo ricorso al Tar della Lombardia. L’obiettivo è fermare la vendita dello stadio ai club milanesi Inter e Milan, di proprietà del Comune di Milano.
Secondo le argomentazioni dei ricorrenti, il vincolo storico e architettonico sullo stadio sarebbe già attivo. A questo punto, sostengono che trascorsi 70 anni, non tutte le strutture dell’impianto potrebbero essere vendute. Pertanto, chiedono di sospendere gli atti legati alla cessione, compresi i pareri della soprintendenza e le determinate dirigenziali del Comune.
I legali dei comitati affermano che la data del 10 novembre 2025 per l’acquisizione del vincolo architettonico sul secondo anello è infondata e contraddittoria. A loro avviso, l’impianto era già operativo già dagli anni ’50. Questo porterebbe a una dichiarazione di nullità del progetto, considerando anche un eventuale ricorso alla Corte Costituzionale.
Nell’ottica di mantenere la situazione sotto controllo, appare chiaro che sia nell’interesse del Comune evitare di andare avanti con un procedimento che potrebbe risultare viziato. Tutto questo avviene mentre le due squadre milanesi si preparano a investire risorse significative in un progetto che potrebbe non ottenere le necessarie autorizzazioni.
Prossimi Passi
Il futuro di San Siro resta incerto. Le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive, con il TAR chiamato a decidere sull’ammissibilità del ricorso e sul vincolo architettonico. In caso di una sentenza favorevole agli oppositori, il destino dello stadio, punto di riferimento per il calcio italiano, potrebbe subire un colpo decisivo.
Dopo oltre un secolo di storia, il «Meazza» potrebbe dover affrontare ulteriori battaglie legali. Le autorità preposte dovranno chiarire la questione e stabilire se le ambizioni di Inter e Milan potranno concretizzarsi o se, al contrario, i comitati riusciranno a far valere le loro ragioni. Il mondo del calcio e i tifosi resteranno con il fiato sospeso.