
Abodi: La Lazio guida la lotta al bullismo

Roma, 12 ottobre 2023 - L'Olimpico si trasforma in un palcoscenico contro il bullismo e il cyberbullismo. Un convegno organizzato dalla Lazio, con il patrocinio di prestigiosi partner, ha riunito oggi esperti e istituzioni per affrontare un tema di crescente rilevanza.
Il Ministro per lo Sport, Andrea Abodi, ha aperto i lavori con un messaggio chiaro: "Abbiamo diritto alle emozioni e alla fragilità". Ha invocato il rispetto, fondamentale in ogni incontro sportivo, sottolineando l'importanza di ascoltare le giovani generazioni e i loro educatori. Gli stadi, secondo Abodi, devono tornare a essere "luoghi di civiltà", liberi dalla sopraffazione e dalla violenza.
All'evento era presente anche Claudio Lotito, presidente della Lazio, che ha ribadito il suo impegno per un calcio che trasmetta valori fondamentali. "Vogliamo formare non solo giocatori, ma anche uomini e donne", ha affermato, evidenziando l'importanza di un'educazione che combini sport e formazione personale. Lotito ha proposto anche la presenza di psicologi per supportare i giovani nel superare insicurezze e paure.
La presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900, Cristina Mezzaroma, ha sottolineato quanto sia cruciale il coinvolgimento della comunità nel processo educativo. La sua citazione del proverbio africano "Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio" ha posto l'accento sulla responsabilità collettiva.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha chiuso gli interventi istituzionali con un appello alla bellezza della diversità e alla necessità di un cambiamento. "Dobbiamo educarci a scoprire nella diversità la ricchezza," ha affermato, chiedendo un impegno attivo per costruire una società migliore.
Con il tema del convegno “Bullismo e Cyberbullismo nella scuola e nello sport: come prevenire ed arginare il fenomeno”, oggi si è aperto un dialogo significativo, destinato a proseguire. La Lazio, complice della storia sportiva della città, si conferma in prima linea nella lotta a comportamenti nocivi, sperando che anche altre realtà sportive seguano l’esempio.
La strada verso una maggiore civiltà negli stadi e nella società è ancora lunga, ma eventi come questo rappresentano un passo importante. Il futuro dello sport e dei giovani dipende dalla capacità di formare una nuova generazione consapevole e rispettosa.
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