Presidenza Federale: un’anomalia nel sport italiano

Giustizia Sportiva: Il Senatore Berruto Chiede Trasparenza
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Oggi, durante il programma "A Pranzo con Chiariello" su CRC, il senatore Mauro Berruto ha aperto un dibattito acceso sulla giustizia sportiva in Italia. Con un passato ventennale nel mondo dello sport e due anni e mezzo come parlamentare, Berruto ha annunciato l’avvio di un’indagine conoscitiva sulla questione, presentata alla Commissione competente della Camera.





Il contesto è quello di un sistema sportivo sotto accusa. Berruto ha evidenziato come i giudici federali vengano nominati dai presidenti delle federazioni che loro stessi dovrebbero giudicare. Una pratica che, secondo il senatore, crea conflitti di interesse e deviazioni dalle norme di giustizia. Non solo il calcio, ma tutte le federazioni sportive italiane sono coinvolte in questo processo “curioso” che necessita di un urgente riesame.
La richiesta di indagine, secondo Berruto, è essenziale per confrontare il modello italiano con quelli di altri paesi. La giustizia sportiva, in parallelo a quella civile, è diventata uno strumento di lotta interna, con presidenti che utilizzano il sistema per fermare concorrenti indesiderati. “Le elezioni dei presidenti federali si basano su principi medievali,” ha dichiarato, sottolineando la necessità di modernizzare le procedure.
In risposta alla sfida lanciata dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina, Berruto ha scelto di mantenere il focus sull’indagine piuttosto che su nomi e cognomi, rimarcando la sua determinazione a portare alla luce la verità. “Non c’è bisogno di forze armate, veniamo in pace,” ha dichiarato, invitando tutti i soggetti coinvolti a raccomandare trasparenza e dibattito.
Le prossime settimane saranno cruciali. Berruto auspica che la Commissione possa calendarizzare l’indagine, un passo fondamentale per ristabilire fiducia nel sistema sportivo italiano. La speranza è che finalmente si possa sapere la verità, e che il movimento sportivo possa tornare a essere un esempio di correttezza e giustizia.
La palla ora passa in mano alla Commissione. Sarà interessante vedere come si muoverà la politica italiana in un’era in cui lo sport e la giustizia devono ritrovare il loro equilibrio.
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