Il Napoli ha dovuto aspettare 180′ per superare la difesa del Milan e il portiere Mike Maignan, ma quando hai un appuntamento con la storia non puoi permetterti di arrivare in ritardo come hanno fatto gli azzurri. Il gol vincente è arrivato solo al tramonto del doppio confronto quando Osimhen ha trovato la zampata vincente. Ma cosa è accaduto ai campioni del Napoli nell’ultimo periodo? In particolare, come mai nelle ultime cinque gare il Napoli ha realizzato soltanto tre reti, considerando anche l’autogol di Gallo a Lecce? Probabilmente, dal 23 marzo contro la Lazio qualcosa è cambiato, nel senso che Maurizio Sarri ha dato ai suoi colleghi una lezione su come fermare la macchina azzurra.
Nell’ultimo periodo, il rendimento offensivo dei due campioni del Napoli è venuto meno, come dimostra il fatto che il georgiano Kvaratskhelia, che era atteso come il grande protagonista, ha fatto vedere quanto vale, ma quando il livello della pressione si è alzato, ha sembrato patire un po’ la voglia di strafare. Ha sparato sempre a salve, sin da quell’occasione in avvio a Milano, e nonostante si sia reso pericoloso in diverse circostanze, poi è venuto meno al momento di finalizzare. Il rigore parato da Maignan sembra quasi certificare il momento poco fortunato del talento con la maglia numero 77.
Mancando i guizzi dei singoli, la squadra di Spalletti è stata costretta a inseguire con poche occasioni concrete in attacco, e alle imprecisioni degli attaccanti partenopei si deve aggiungere l’assenza di Osimhen a Milano e di Simeone nei 180′ totali. Tuttavia, il Napoli ha realizzato una stagione fantastica, e adesso è chiamato a concentrarsi sullo scudetto e sulla gloria eterna, poiché a Napoli nessuno ha mai vinto dopo Maradona, e anche Diego sbagliò un rigore decisivo, sebbene in Coppa Uefa, nell’anno del primo tricolore.