Le emittenti televisive sono pronte a sborsare somme folli per portare i grandi campioni NBA sul parquet ogni volta. E così, Adam Silver, il Commissioner NBA, ha introdotto nuove regole per assicurarsi che le stelle dello sport brillino più spesso, riaffermando l’importanza di una lega che gioca effettivamente 82 partite.
Cosa dicono le nuove regole?
- Gestione delle stelle: ogni squadra dovrà assicurarsi che non più di una “stella” manchi alla stessa partita. E come si definisce una “stella”? Un giocatore che ha ottenuto riconoscimenti di alto livello negli ultimi tre anni o è stato selezionato per l’All Star Game.
- Priorità TV: le squadre devono fare in modo che le loro stelle siano presenti, salvo infortuni, per le partite trasmesse in diretta TV su tutto il territorio nazionale USA.
- Integrità del gioco: le squadre non potranno più tenere fuori per lungo tempo le loro stelle. La chiara allusione qui è alla strategia di “tanking“, quando una squadra potrebbe tenere fuori un giocatore chiave per migliorare le proprie probabilità in un Draft.
Flessibilità o manipolazione delle regole?
Le nuove direttive hanno lo scopo di garantire che gli appassionati e gli sponsor ottengano il massimo dal loro investimento, sia che stiano guardando una partita dal vivo o in streaming. Ma in un mondo in cui le stelle NBA hanno guadagnato così tanto potere e influenza, come sarà garantita l’attuazione di queste regole?
Le sanzioni per le violazioni saranno salate: $100.000 per la prima infrazione, $250.000 per la seconda e un incredibile $1.000.000 dalla terza infrazione in poi. Ma come sempre, ci potrebbero essere modi per aggirare il sistema.
L’eccezione alla regola
Sebbene la NBA stia cercando di porre un freno alle assenze ingiustificate, ha anche riconosciuto che alcuni veterani meritano considerazioni speciali. Ecco perché giocatori come LeBron James, Steph Curry, Kevin Durant e James Harden potrebbero avere una sorta di “via di fuga”.
Silver ha annunciato che la lega permetterà ai giocatori di oltre 35 anni o con un elevato numero di minuti giocati di saltare partite consecutive. Una mossa intelligente per garantire il benessere dei veterani o una cedevolezza per le influenti stelle della lega? Il tempo lo dirà.