Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, ha dichiarato di essere pronto ad agire per il caso del serbo della Juventus, Dusan Vlahovic, come ha fatto per il belga dell’Inter, Romelu Lukaku. Gravina ha affermato che non ci sono distinzioni tra i giocatori e che interverrà anche in questo caso se ce ne saranno le condizioni. Il presidente della FIGC ha parlato a margine dell’evento “Il Foglio Sportivo” allo stadio “Meazza” di Milano, in merito ai cori razzisti e alle reazioni del pubblico del serbo della Juventus, e ha sottolineato l’importanza di combattere il razzismo in tutte le sue forme.
Gravina ha fatto appello alla competenza politica, di etica e di civiltà di cui è responsabile, sottolineando che il razzismo non ha colore e va combattuto. La decisione di Gravina arriva dopo i cori razzisti rivolti a Vlahovic durante la partita tra Juventus e Udinese, e dopo i cori razzisti rivolti a Lukaku durante l’incontro tra Cagliari e Inter. La Curva Nord Pisani dello stadio di Bergamo, per via dei cori “Sei uno zingaro”, resterà chiusa in occasione dell’incontro col Verona tra due sabati.
Il tema del razzismo nello sport è sempre più presente, e la FIGC sta cercando di combatterlo in tutti i modi possibili. La decisione di Gravina di intervenire in modo deciso in caso di cori razzisti verso i giocatori dimostra la ferma volontà della Federazione di combattere questo fenomeno e di garantire un ambiente di gioco sano e rispettoso per tutti. È importante che i tifosi capiscano l’importanza di rispettare i giocatori e di evitare qualsiasi forma di discriminazione o violenza, per poter godere appieno dello spettacolo e della passione che lo sport può offrire.