Lionello Maianti, il terzino nato a Dalmine l’11 febbraio 1951, è scomparso all’età di 72 anni. Maianti ha collezionato solo 28 presenze in serie B nell’Atalanta da senior tra il 1969 e il 1971, ma è stato un pupillo del grande Titta Rota. Maianti è stato titolare nel suo ruolo di terzino destro, ma il posto da titolare era occupato da Antonio Maggioni. Tuttavia, Maianti ha vinto un trofeo nella Coppa Carnevale del 1969 con Silvano Moro come allenatore, insieme ad Antonio Percassi nella prima squadra. Stamani i funerali si terranno nella parrocchia di Pignolo, Santo Spirito.
Maianti, un eroe della Primavera, ha giocato due stagioni nella Cremonese in C, intervallate dall’esperienza cadetta di Perugia, prima di chiudere ventiseienne nella Turris. In grigiorosso fu ceduto insieme a un compagno atalantino, il centrocampista Alberto Sironi, giocandoci col futuro portiere nerazzurro Marcello Grassi, con Enzo Donina, Antonio Cabrini, Luciano Bodini, Giancarlo Finardi e anche Emiliano Mondonico. I rapporti tra i due club erano intensissimi: il consigliere speciale del presidente Domenico Luzzara era il dottor Giuseppe Brolis, dirigente della Dalmine e responsabile del vivaio bergamasco.
Lionello Maianti era un giocatore poco conosciuto al grande pubblico, ma i suoi meriti sono stati riconosciuti dai suoi compagni di squadra e dai suoi allenatori. Il suo nome rimarrà scolpito nella storia dell’Atalanta e della Cremonese come un giocatore di grande talento e passione per il calcio. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nella comunità calcistica, ma la sua memoria sarà per sempre viva grazie ai suoi successi sul campo e alla sua personalità. La famiglia del calcio piange la perdita di un grande uomo e di un grande giocatore. Maianti resterà sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti come un eroe del calcio italiano.