Senza Vlahovic la Juventus segna un gol ogni 138 minuti. Meno di uno ogni tre tempi

Il ritorno di Dusan Vlahovic è un chiaro segnale positivo per la Juventus. Dopo un periodo difficile, il club bianconero può finalmente contare su un attaccante capace di fare reparto e, soprattutto, di segnare. È difficile sottovalutare l’importanza di un numero nove in una squadra che ha faticato a trovare la rete, realizzando solo tre gol in stagione. Due di questi sono stati messi a segno da Yildiz contro Inter e Torino, mentre l’unico altro gol è stato frutto di un tiro deviato di Cambiaso contro il Lecce. La squadra ha dimostrato vulnerabilità, facendosi riacciuffare sull’1-1 negli ultimi minuti di gioco, allontanandosi dalla vetta della classifica.

È evidente che senza un centravanti di riferimento, le possibilità di rimanere nei primi posti della classifica si riducono drasticamente. La Juventus non ha ancora perso in campionato, ma ha collezionato troppi pareggi per alimentare la speranza di conquistare il primo posto. Nel frattempo, le altre squadre stanno correndo e il rischio di perdere contatto con l’obiettivo minimo, il quarto posto, è sempre più concreto.

Vlahovic, volenti o nolenti, è diventato l’unico insostituibile e imprescindibile della formazione bianconera. In assenza sua, l’unico che potrebbe potenzialmente sostituirlo è Milik, ma il polacco è fermo ai box da giugno scorso. La situazione non è semplice da gestire, e mentre il direttore sportivo Giuntoli si concentra principalmente sull’acquisto di difensori, è chiaro che un attaccante di spessore è ciò di cui la Juventus ha bisogno per affrontare al meglio questa stagione.

In conclusione, la speranza di un riscatto e di una risalita in classifica passa inevitabilmente per il ritorno di Vlahovic. I tifosi bianconeri possono finalmente guardare al futuro con un po’ più di ottimismo, sperando che il loro numero nove possa guidare la squadra verso traguardi ambiziosi.